Rap di Natale 2014

Prosegue la tradizione natalizia inaugurata qualche anno fa (per un ripassino veloce clicca qui e qui) con la rubrica “Anche mia nonna può fare il Rap”.
Il Drago di Carta porge dunque gli auguri ai lettori col Rap di Natale 2014, già andato in onda in anteprima su RadioCitofono (potete ascoltare la puntata integrale qui.)

Ecco il rap natalizio del duemilaquattordici
ve l’ho confezionato con la colla e con le forbici:
la punta è arrotondata, così non è la rima
che affonda nelle orecchie e se resisti tanta stima.
Frate’ quest’anno è nero, lo dice pure l’istat
ma io ancora una volta sbando in curva e resto in pista.
Quello che dobbiam fare, amico, è resistenza:
non sono ottanta euro ad appagar la mia coscienza.
Resisteremo come Leonida alle Termopili
o come Indiana Jones caduto nelle sabbie mobili
o anche come il Barone di Italo Calvino
salito su di un albero quand’era piccolino,
perché lui le lumache non le volea mangiare
figurati le balle che mi voglion propinare!
Così questo Natale faccio la rivoluzione:
canto tutto il mio amore in via mercanti, dal balcone.
Lo grido nell’androne, lo rappo dal citofono,
rimango senza fiato come fossi un poco idrofobo,
così che che mi si senta per tutto l’isolato
lo urlo anche col rischio di finire ammanettato.
E questo infatti è il punto di tutta la situazione,
è stato dimostrato che la vera ribellione
è un gesto di bellezza, gratuito ed altruista
e a questo bello mio non c’è oppressione che resista.
Così anche quest’anno, faccio gli auguri in rima,
sto rap che fila liscio la raggiunge e resta in cima
a tutte le classifiche di musica del mondo
auguri a tutti quanti, ve lo dico dal profondo.

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