Centenari e bici rubate

“Mio nonno campò cent’anni perché si faceva i cazzi suoi”.

Stando al detto, un sacco di gente in questo paese ha un’innata predisposizione alla longevità.

Da questo distillato di saggezza popolare, che lascia intendere che chi si immischia nei fatti altrui corre il rischio concreto di finire nei guai, emerge infatti uno spaccato interessante riguardo alcune dinamiche della nostra biosfera sociale.

Porta Palazzo, oggi: lego la mia bici a un palo, nonostante ci fosse un parcheggio apposta proprio lì a fianco, per poterla tenere sotto controllo dalla vetrina mentre faccio alcune compere in un negozio.

Un tizio, anche lui in bici, si accosta alle rastrelliere poco distanti e fissa una bicicletta.
Avrei scommesso cento euro che stava per portarsi via un souvenir. E infatti, cinque secondi dopo, lo vedo armeggiare con un sellino. Dieci persone lì intorno e nessuno che dice niente.

La seguente riflessione si è svolta nella mia testa, sull’uscio del negozio, nel giro di cinque secondi.

Minchia, lo sapevo. E mo?
E mo non sono fatti tuoi, entra.
Non sono fatti miei ma potrebbero: ricordi che giramento di coglioni quando hanno rubato il tuo?
Daje, è solo un sellino! Devi rischiare una sberla per un sellino?
Non è il sellino, è una questione di principio.
Sei il solito ingenuo!
Sei il solito cinico!
Fottiti, se le prendi poi non venire a piangere.

Mi volto verso il tizio, che è appena riuscito a sfilare la sella.
“E beh?” gli dico.
“Perché, è mica tua?” risponde lui, facendo leva sul proverbio di cui sopra.
“Sì” mento spudoratamente, considerato che mi aveva visto legare la mia al palo.
Non se l’aspettava. Ci pensa.
“Eh, mi serviva una sella. Ma se è tua la rimetto a posto.”
Lui se ne va e io entro nel negozio, dove spiego la cosa al proprietario che si offre di dare un’occhiata dalla vetrina nel caso tornasse.

Ho rischiato di prenderle forse. Ma vedere quel sellino ancora al suo posto quando me ne sono andato mi ha fatto sentire una persona. Non una brava persona, non una persona migliore, ma una persona e basta.

E pazienza se non camperò fino a cento anni, tanto il nonno di chi ha inventato quel detto era uno stronzo.

P.S. Non voglio fare il disfattista, di esempi virtuosi ce ne sono tanti. Proprio a proposito di biciclette ad esempio, su Facebook, in un gruppo di vendita di bici usate che bazzico, più volte ho assistito in tempo reale al recupero di una bici rubata: il proprietario aveva segnalato il furto sul gruppo, qualcuno l’ha vista per strada ed è andato a tenerla ferma fino al suo arrivo. Rischiando di prenderle, of course.

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