L’elefante
C’era una volta un elefante scontroso.
Viveva nella savana in disparte e non dava confidenza a nessuno. Quando giunse la siccità, l’elefante si adagiò nella pozza dell’acqua e non aveva intenzione di muoversi. Gli altri animali, che così non potevano abbeverarsi, mandarono avanti il cerbiatto.
Quello si schiarì la voce e, facendo gli occhi da Bambi, domandò al pachiderma:
“ti potresti spostare un pochino, così possiamo bere anche noi?”
“No.”
Allora mandarono il leone.
“Levati da lì” ruggì il leone, scuotendo la criniera e tirando fuori le unghie.
“No.”
“Amico, io sono il re della savana! Levati da lì.”
“No.”
Allora tutti gli animali decisero di coglierlo di sorpresa e farlo spostare con la forza. Al calare del sole gli saltarono addosso tutti insieme, menando e mordendo e strillando.
L’elefante li suonò come i bonghi fino all’alba, facendo uscire sul balcone la vecchia del piano di sopra.
“E allora, la smettiamo con questo rumore?” strillò l’anziana.
“No.”
Questa è la favola, e c’è la morale.
Quando un elefante dice no, è no.
nellos, io questa non l’ho capita tanto.