Liber-a-Mente presenta: "Il sogno di aprire un ristorante"
Attenzione: la seguente recensione contiene un numero quasi irritante di doppi sensi a sfondo culinario.
Torna Liber-a-Mente, per parlare di un libro davvero… appetitoso: “Il sogno di aprire un ristorante”.
Per introdurlo, non c’è nulla di meglio che le parole dello stesso autore, Renato Collodoro.
“Questo libro racconta di un sogno, a quanto pare diffuso e ricorrente, quello di aprire un ristorante. Se ne sente parlare sempre più spesso, e qualcuno passa dalle parole ai fatti.
Per me, che ci sono dentro da sempre, non è raro imbattermi in storie che una volta avrebbero raccontato l’idea di fare un mestiere, mentre oggi sono sublimate dalla aspettativa di coronare un sogno. Ma i sogni possono anche ingannare, illudere e a volte trasformarsi in incubi. Fortunatamente altre volte si realizzano, ma concorrono tanti altri fattori, non basta addormentarsi e sperare nel bel sogno. In realtà, dicono che dipenda anche da quello che si pensa quando si è svegli e da quanto e cosa si è mangiato e bevuto prima di andare a dormire, ma non sono un esperto in materia …
Io mi sono semplicemente divertito a cercare di raccontare di questi sogni, sperando di condividerli con chi si prende la briga di leggerli. E già, infatti io cucino perché qualcuno mangi, così scrivo perché qualcuno legga.
Scrivendo di storie di ristoranti e di mangiare, mi è venuto spontaneo redigere il libro come un menù.”
Un menù, aggiungo io, dal contenuto saporito, servito con stile e una spolverata di ironia.
Lettura leggera e scorrevole, ma anche ricca di contenuti.
Come ogni piatto, coi suoi odori e sapori, rievoca pensieri e sensazioni più o meno piacevoli, così i racconti de “Il sogno di aprire un ristorante” sapranno suscitare nel lettore proprio ciò che l’autore, chef letterario, si era preposto.
Un libro, insomma, che mi ha lasciato un buon sapore in bocca.
Alla fine, non si può non fare come quando ci si allontana da un buon ristorante, dopo aver mangiato tanto e bene: si appunta il nome e si promette a se stessi di tornarci al più presto.
Lo consiglio alle buone forchette, a chi mangia col cucchiaio, a chi fa rumore col brodo, a chi mangia cavoli a merenda, a chi è acido come un limone e anche a tutti gli altri.
Maggiori informazioni direttamente su www.ilsognodiaprireunristorante.com
Grazie Ferdinando, perfettamente nel tuo stile, che apprezzo moltissimo. Hai talento da vendere e appendere….:)