Ritratti #1: Lo strizzamani.
Un piccolo esercizio di stile sulla descrizione dei personaggi.
Era nato per stringere mani e rimpiangeva d’averne soltanto due: la sinistra non mollava la presa finché la destra non s’era chiusa a piovra sulla successiva. Tanto era solerte in questo suo ufficio che non aveva ancora guardato in faccia l’uno e già era tutto volto con l’animo verso l’altro. La vittima ignara non sapeva che, per via di questo semplice contatto, era entrata – volente o nolente – a far parte della sua cerchia di amici, ed egli se ne vantava con gli altri come se fossero cresciuti insieme, allattati dallo stesso seno. Aveva una rubrica zeppa di numeri, nomi e indirizzi, per lo più estorti con la forza dell’insistenza, che sventolava come trofei ogni volta che se ne presentava l’occasione: conosceva tutti e tutti lo conoscevano, pertanto, lo evitavano.
Con l’avvento di facebook e delle nuove tecnologie poi, la sua sfera d’azione si era ampliata a dismisura, mandandolo in deliquio.
Non era socievole, era social.