NarrativaMente consiglia: Diario Pulp
Pubblicato il 11 luglio 2011 1 Commento
Visto che per alcuni è tempo di vacanza, anche se poi in vacanza di tempo se ne ha sempre poco, ho pensato di rendere un piccolo servizio a voi quattro gatti, due cavalli e un’oca che seguite il blog, dandovi qualche consiglio per una buona lettura.
Così inauguro la categoria “Liber-a-Mente”, di cui sono sicuro che mi perdonerete il secchionissimo gioco di parole in latino maccheronico. A che serve? A parlare di libri!
Libri da tenere a mente, appunto.
Magari libri di autori non proprio famosissimi ma che, diavolo, sanno come si usa una penna.
Magari libri gratis.
E’ questo il caso di “Diario Pulp” di Strumm, edito da XII edizioni.
Un libro divertente, a tratti anche disgustoso (ma con classe), che reputo un must per tutti gli amanti del genere pulp.
Le storie dei protagonisti si intrecciano in un susseguirsi di violenza gratuita e a pagamento, di gioco d’azzardo, di intrighi e giochi di potere che quasi sempre finiscono con un buco in fronte o peggio.
Il tutto nel contesto suggestivo e in questo caso irriconoscibile della nostra Capitale.
Un libro che mi ha divertito e tenuto compagnia quando in tv non c’era nulla di intelligente. Cioè sempre.
Un libro che se hai meno di 16 anni è meglio se non lo leggi (davvero).
Un libro che è disponibile GRATIS al seguente link http://www.ebookgratis.net/ebook.asp?id=452
ma che ho apprezzato così tanto che mi comprerò anche l’edizione cartacea.
Buona lettura a tutti, gatti, cavalli, oche e maiali a rotelle.
[Nessun animale da cortile o da compagnia è stato maltrattato durante la stesura di questo post, nda]
Black Out
Pubblicato il 9 luglio 2011 2 commenti
Inauguro questo blog con un mio racconto che ha avuto discreta fortuna.
Si tratta di un racconto fantastico, un horror “soft”.
Buona lettura!
F.
Internet spiegato a mia nonna
Pubblicato il 9 luglio 2011 Lascia un commento
“Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna”.
Il caro vecchio Einstein, genio indiscusso, ha detto una grande verità.
Eppure quando Giulio, una vita passata al politecnico a imparare a programmare computer e una calvizie aggressiva a dimostrarlo, tentò di spiegarmi come funziona un blog, la vecchia lo capì ben prima di me.
– Allora – mi fece, scrutandomi attraverso le lenti spesse – chistu è u blogghi. Chistu è u postu ‘n cui scrivi, che infatti si chiama post. Poi ci metti i tagghi. Capisti?
– No.
– Eh, focu!
Poi esibì il suo ampio catalogo di imprecazioni in vernacolo e uscì sciabattando dalla cucina, in un frusciare di vestaglia .
Insomma, dopo un paio d’ore perfino mia nonna si era arresa.
Io però ero risoluto, così iniziai a rovistare, a cliccare, a seguire link e scorrere elenchi.
Dopo un bel po’ di tentativi, qualche virus e una serie invidiabile di imprecazioni che avrebbero anche potuto costarmi la scomunica, ecco che il mio progetto cominciava a prendere forma.
Ma che progetto?
Beh, quello che si legge sotto al titolo: un blog dove possa riversare i miei innumerevoli racconti, i miei deliri, i miei scritti. La mia cacca d’autore, insomma.
Sì perché, non potendo io definirmi scrittore a tutti gli effetti, in quanto fin ora nulla di mio ha mai visto nemmeno il cestino dei rifiuti di una casa editrice, posso solo definirmi pseudo-scrittore.
Nell’attesa, forse vana, che qualcosa cambi.